mercoledì 26 gennaio 2011

SERVIZIO PRESSO UNA CASA DI PRONTA ACCOGLIENZA

L'anno scorso insieme al mio clan ho prestato servizio in una casa di pronta accoglienza a cui si rivolgono persone in difficoltà per problemi di tossicodiependenza, etilismo, persone immigrate e carcerate.
Le persone si rivolgono a questa associazione su indicazione del servizio sociale o autonomamente per cercare di superare i loro problemi.
Ci hanno accolto molto serenamente ed erano contenti di avere a che fare con persone nuove con cui interagire e condividere il loro percorso di recupero.
Attorno a questa "casa" ci sono pollai, recinti, appezzamenti di terra dove gli individui coltivano ecc...Gli utenti ci hanno mostrato gli animali che hanno, l'orto, l'officina perchè durante la giornata svolgono dei lavori per conoscersi tra loro e per rafforzare il gruppo.
A fine mattinata ci hanno invitato a pranzare con loro e noi abbiamo accettato.
Il nostro scopo è stato quello di conoscere questa associazione per avere un contatto diretto con persone aventi problemi difficili, quindi sensibilizzarci su queste temattiche; ma soprattutto per avere un'idea dei possibili servizi extrassociativi che ogni rover e scolta dovrebbe fare durante gli anni di clan.
Abbiamo potuto confrontarci con i volontari che vi lavorano che ci hanno dato dei consigli su come comportarci con quelle persone, che tipo di attività svolgere.

giovedì 20 gennaio 2011

FESTA DEL RINGRAZIAMENTO

Gli organizzatori della festa del ringraziamento in un paese vicino a quello del nostro gruppo scout hanno chiesto al mio Clan se eravamo disponibili ad aiutarli nel gestire la festa.
In pratica il nostro compito era quello di servire ai tavoli il cibo alle numerose persone presenti e poi alla fine abbiamo sparecchiato e pulito la sala.
Ci hanno chiesto un aiuto perchè prevedevano che c'era moltissima gente e da soli non sarebbero riusciti a darsi il giro e così facendo impiegavano più tempo a servire le persone e gli alimenti diventavano freddi. Inoltre sapevano che noi eravamo disponibili per questi aiuti logistici e abbiamo svolto il servizio molto volentieri; abbiamo fatto anche qualche risata tra una corsa e l'altra. Dovevamo essere molto veloci a portare i vassoi perchè la gente era tanta. E' stato un servizio semplice, un po' stancante ma che comunque ci ha fatto divertire. :)

venerdì 14 gennaio 2011

SERVIZIO AL CANTIERE

Al cantiere di cui ho parlato nel post precedente ho fatto un altro tipo di servizio che mi è stato molto utile per capire in che situazioni difficili si trovano alcune persone.
Il tipo di servizio che ho svolto è stato quello insieme agli animatori, di animazione in una comunità che accoglie persone (soprattutto ragazzi) con problemi di tossicodipendenza.
Durante la mattina abbiamo proposto loro dei giochi e delle canzoni per farli divertire poi i loro educatori li hanno divisi in 3 gruppi: un gruppo doveva aiutarci a preparare il pranzo e ad allestire la sala da pranzo, un altro gruppo doveva occuparsi degli animali della fattoria adiacente alla comunità e l'ultimo gruppo doveva occuparsi della sistemazione del giardino. Ovviamente anche noi ci siamo divisi in modo che potessimo sostenere ogni gruppo. Io ho deciso di andare nel gruppo che doveva sistemare il giardino (abbiamo raccolto le foglie secche, annaffiato le piante e i fiori presenti nelle serre ecc...).
Una cosa che ho notato è che questi ragazzi parlavano tranquillamente delle loro espereinze passate, del motivo per cui sono "caduti" nel mondo della droga e mi ha fatto molto piacere che si siano aperti così fiduciosamente con persone che vedevano per la prima volta e che non conoscevano.

mercoledì 12 gennaio 2011

SERVIZIO AL CANTIERE PER R/S

Circa 2 anni fa ho partecipato ad un cantiere (un campo dove si incontrano scout della branca R/S provenienti da tutta Italia)della durata di quattro giorni.
A questo evento abbiamo partecipato in circa 30 persone e per svolgere le diverse attività di servizio ci siamo divisi in diversi gruppi.
Il primo tipo di servizio che ho svolto è stato andare ad aiutare gli educatori di una comunità che accoglieva persone senza tetto, (in questa comunità le persone potevano farsi la doccia e indossare vestiti puliti, cenare e dormire; durante il giorno uscivano e giravano per la città).
Il mio compito era quello di preparare il cibo per queste persone e quando arrivavano per cena dovevo distribuirglielo.
Ho visto diverse reazioni di fronte agli alimenti: c'erano persone che si lamentavano perchè secondo loro facevo le preferenze nel distribuire il cibo perchè ad alcuni davo di più rispetto ad altri (ma non era assolutamente così). La fame fa questi effetti, queste persone avrebbero voluto tutto per loro perchè magari durante la giornata non avevano mangiato.
Altre persone invece erano più altruiste e sapevano dire "basta mi basta così, ci sono anche gli altri".
Di fronte alla prima reazione, all'inizio, non sapevo come reagire, pensavo la colpa fosse mia ma poi gli educatori mi spiegarono che non mi dovevo preoccupare e che la situazione era normale ma che se mi chidevano il bis di cibo dovevo dirgli di aspettare in modo che tutti potessero  mangiare poi eventualmente gliene davo.
Di fronte alla seconda reazione mi sentivo più soddisfatta perchè vedevo che, nonostante le persone si trovassero in quella condizione, volevano lo stesso condividere questo disagio anche con gli altri e non essere egoiste.
E' stata un'esperienza che non dimenticherò mai e mi ha fatto capire quanto importante è per quelle persone  avere un luogo dove lavarsi, dove mangiare un pasto caldo, dove scambiare due parole con altre persone  e soprattutto che io non mi devo lamentare se magari un pranzo o cena la salto o se un cibo non mi piace perchè ci sono individui che si accontenterebbero di mangiare qualsiasi cosa pur di alimentarsi.

lunedì 3 gennaio 2011

MOSTRA PRESEPI

L'anno scorso io, insieme ai miei compagni di branca abbiamo svolto un servizio durante il periodo natalizio.
Il nostro servizio consisteva nel fare assistenza in una mostra di presepi vicino al paese dove abito.
Dovevamo controllare che le persone non toccassero le statuine o le scenografie dei numeroso presepi. Inoltre dovevamo dire alle persone che entravano che se lasciavano una offerta, anche una piccola offerta, i soldi ricavati erano destinati a un progetto per la costruzione di un pozzo in Africa. Insomma dovevamo sensibilizzare le persone in modo che il progetto si potesse realizzare. Ovviamente una persona faceva quello che si sentiva. 
In questa mostra c'erano presepi di diverso tipo in base al paese di origine.
Pensavo fosse un servizio un po' imbarazzante visto che nel caso qualcuno toccasse dovevamo dire di non farlo ma poi ho visto che le persone erano molto educate e non c'era bisogno di dire niente, capivano anche loro che i diversi presepi erano molto delicati.